martedì 27 ottobre 2009

29 OTTOBRE PER NON DIMENTICARE... CGIL giù le zzampacce dai martiri di Melissa!


Forza Nuova - Crotone esprime perplessità sul convegno organizzato dalla CGIL sulla ricorrenza dell' Eccidio di Melissa prevista per giorno 29 m.c., in quanto ormai è nota la mistificazione che i comunisti prima, sinistra e sindacati oggi stanno perpetrando ai danni della verità storica e dei caduti di Melissa, e soprattutto di un uomo, Nigro, il cui cuore era nero ma alcuni lo vollero rosso, a colpi di macchinazioni ed inquinamenti storici e culturali.

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Infatti, il 29 ottobre del 1949 i contadini di Melissa in provincia di Crotone, guidati dal locale fondatore della sezione del Movimento Sociale Italiano e reduce della seconda guerra mondiale, Francesco Nigro (Melissa 1920-1949), con a seguito i propri familiari e gli attrezzi di lavoro, occuparono pacificamente delle terre incolte in contrada Fragalà (Fatto ormai riconosciuto anche da Wikipedia). La polizia chiamata dal latifondista Berlingeri proprietario del fondo occupato, dopo vari tentativi di far sgomberare i terreni occupati, passarono alle maniere forti, lanciando lacrimogeni e sparando colpi ad altezza uomo, rimasero uccisi tre contadini di cui lo stesso Francesco Nigro, Giovanni Zito, Angelina Mauro colpiti alla schiena e 15 altri manifestanti furono feriti. Francesco Nigro è il primo martire del MSI caduto durante una lotta, aprendo una lunga e triste serie di vittime nella destra italiana post-bellica.Pochi anni orsono da parte del giornale "Il Crotonese", il tentativo con un articolo di ristabilire la verità da sempre mistificata dal Partito Comunista Italiano e mai rivendicata dal Movimento Sociale Italiano, infatti basta vedere il quadro nell'aula consiliare del comune di Crotone, riportante Nigro durante la marcia verso il latifondo incolto di Fragalà con una bandiera rossa in mano, bandiera mai esistita. Il Crotonese tramite testimonianze aveva ricostruito i fatti, che in realtà più che una lotta politica di parte, era una vera e propria mobilitazione popolare a carattere contadino-religiosa dove tutto il paese (nessuno escluso), all'alba si mise in marcia verso il terreno incolto. Il prete intimò che non ci dovevano essere bandiere rosse, e così fu... tutti in marcia con tricolori inno nazionale e canti contadini. Per decenni il Partito Comunista Italiano, prima, e la sinistra oggi si sono professati come ispiratori di quella lotta contadina, con l'aiuto degli amministratori locali che si sono succeduti nel tempo, basta vedere come ancora oggi la CGIL tenta di raccontarci la storia col metro ideologico-comunista.
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Forza Nuova Crotone

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